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Un archivio del blog, con tutti i post fino ad oggi pubblicati, elencati per mese, lo trovate in fondo alla colonna centrale.

“Non c’è nulla di male se una persona cerca di confutare gli insegnamenti e le pratiche di un gruppo religioso che ritiene in errore”.
(Svegliatevi! 8 settembre 1997, pagina 6)

"Nessuno dovrebbe sentirsi obbligato a seguire una forma di adorazione che considera inaccettabile o a scegliere fra le proprie credenze e la propria famiglia." (Svegliatevi! Luglio 2009 p.29)
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domenica 10 marzo 2019

Nulla da aggiungere


Una delle attività che mi rendeva più felice da ragazzo era quella di sentirmi utile aiutando qualcuno nel bisogno. Sarà per l'educazione che ho ricevuto o per una certa sensibilità innata, o forse per il contesto sociale in cui sono cresciuto. Non so dirlo.

venerdì 26 ottobre 2018

Io giudico


L'esercizio mentale più ricorrente di un Testimone di Geova è quello di giudicare. Ossessionati dall'ubbidienza alle direttive ed alla Bibbia, non passa momento che l'individuo indottrinato analizzi e giudichi le persone che incontra. Questi giudizi sono quasi sempre soggettivi, basati sull'emotività e sul proprio grado di "bigottismo".

giovedì 22 dicembre 2016

La forma di adorazione pura e incontaminata




Perchè chi è stato Testimone di Geova spesso rimpiange il tempo trascorso nell'organizzazione?

E' da notare che questi rimpianti non appartengono invece a coloro che professano altre religioni non fondamentaliste. C'è da dire che molte opere di volontariato svolte a beneficio dei più deboli partono in qualche modo da associazioni religiose di vario tipo. In ogni caso, che siano iniziative che provengano da associazioni religiose o laiche, le opere di volontariato che si compiono a beneficio di altri non procurano mai rimpianti.

Questo è uno dei principi cardini del cristianesimo: "ama il tuo prossimo come te stesso" disse Gesù

lunedì 28 novembre 2016

L'amore rubato


“Può una moglie dimenticare il suo lattante così da non aver pietà del figlio del suo ventre? Queste donne possono pure dimenticare, ma io stesso non ti dimenticherò...”


Queste parole hanno toccato molti di noi quando le leggemmo la prima volta nella Bibbia. Da quando esiste l'umanità, sono sempre esistiti casi di abbandono della prole. Oggi, in una società quasi totalmente "connessa" in rete, ogni volta che ciò accade tutti possono venirne a conoscenza tramite giornali, TV o internet.

Questo è uno degli esempi più eclatanti di mancanza di affezione naturale. 
Anni fa, ad un'assemblea di circoscrizione, ascoltai tuonare un anziano (di congregazione) dal podio che citò (a suo dire) le parole di una ragazza che da neonata rischiò di essere abbandonata dalla madre la quale, "fortunatamente", proprio in quei giorni iniziò a studiare con i Testimoni di Geova e decise quindi di allevare lei la piccola.
Ebbene, riportando le parole di questa giovane, l'anziano gridò nel microfono: "sono felice che grazie a Geova, mia madre non mi gettò in un cassonetto della spazzatura, come fanno le persone del mondo!"


venerdì 12 agosto 2016

L'amore non viene mai meno

(cosa pensava un Testimone di Geova anni fa...) 

L'amore supera la barriera dell'ostracismo e vince la battaglia della fede !

Come tutti i "servitori di Geova" o ex Testimoni di Geova prima o poi siamo stati testimoni di un annuncio di disassociazione nella nostra congregazione di appartenenza e alcuni di noi hanno assistito a molte di queste esperienze. Quando al "fratello" (o sorella) viene comunicata dal comitato giudiziario la decisione di espulsione dalla congregazione e date le ultime direttive o consigli  si chiude il rapporto umano tra il fratello ormai ex e tutta la congregazione, amici e parenti inclusi. 

Cosa avviene nella vita di un espulso da quel giorno in poi? Quali sentimenti prova? Cosa può aiutare un fratello dissasociato a ritornare alla congregazione? La pratica dell'ostracismo che adottano i Testimoni di Geova è realmente efficace sulla spiritualità e sulla salute del fratello?  Questo è un argomento molto controverso, non tratteremo tutto quello che c'è da dire  ma cercheremo di immedesimarci come fanno Geova e Gesù nella situazione  di questi ex fratelli, la posizione dell'essere isolati dal popolo di Geova e dagli affetti più cari. Il nostro obiettivo è capire e migliorarci, affinché il nostro amore cresca nei confronti di Geova e dei nostri amici che al momento affrontano tali difficoltà.


martedì 26 gennaio 2016

Siamo ubbidienti alle regole?



Sono esse essenziali per ottenere la salvezza? 

Che esempio diede Gesù?


In generale, tali “regole” o “disposizioni” sono contenute nella Bibbia e veniamo esortati a seguirle per il nostro bene. D’altra parte Geova sa perfettamente di cosa abbiamo bisogno forse anche meglio di noi e i consigli che ci dà producono i loro frutti  se messi in pratica.
Ma dovremmo essere ubbidienti anche alle “regole” o “disposizioni” che ci vengono date da un organizzazione che pretende di avere lo Spirito Santo di Geova?
Per rispondere a questa domanda dovremmo capire se queste  “regole” o “disposizioni” sono date con lo scopo di aiutare il nostro prossimo o piuttosto per non farci distogliere da ciò che è il nostro dovere primario: il servizio di campo alla ricerca di persone in grado di sostenere ulteriormente la WTS, soprattutto finanziariamente.
A questo proposito vediamo come si comportò Gesù verso le “regole” o “disposizioni”...



venerdì 18 dicembre 2015

Un popolo che giudica il prossimo


Matteo 7:1-3
“Smettete di giudicare affinché non siate giudicati;poiché col giudizio col quale giudicate, sarete giudicati; e con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi. Perché, dunque, guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, ma non consideri la trave che è nel tuo occhio?"

da una collaboratrice...



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